Lucca com’era: piazza Grande

Lucca com’era: piazza Grande

Quando nel 1805  Elisa Baciocchi (sorella di Napoleone) prese possesso della Repubblica di Lucca, riorganizzò la conduzione della città con Ministeri, Caserme, Uffici di Stato e Servizi che furono posizionati nei Conventi o nelle Chiese requisite in conformità al volere del fratello e della politica anticlericale in atto.

Fu così che in San Romano fu collocato il Ministero delle Finanze e la sede del Parlamento, in San Giovanni l’archivio di Stato, mentre il Convento di San Giorgio fu trasformato in carcere, mentre altri conventi o chiese furono distrutti o comunque utilizzati per altri scopi (caserme, maneggi ecc.).

La mania di “grandeur” dei nuovi signori volle trasformare il centro urbano a sembianza di Parigi con grandi piazze e, per quanto possibile, strade larghe e dritte. Non esitarono pertanto ad abbattere un intero quartiere posto di fronte al loro Palazzo per creare piazza Napoleone, mentre con i marmi derivanti dall’abbattimento della distrutta chiesa di San Pietro Maggiore costruirono una nuova porta sul lato est delle mura (Porta Elisa) per raggiungere la quale fu costruita l’omonima via che nell’ultima parte ha un palazzo ad arcate che si richiama alla parigina Rue de Rivoli

I disegni dell’epoca qui esposti  mettono in evidenza la mole dell’abbattimento. Negli anni la piazza peraltro non ha subito ulteriori rimaneggiamenti strutturali. Le variazioni avvenute hanno riguardato esclusivamente l’utilizzo degli spazi in base alle necessità del momento. Negli anni sessanta è stata adibita a grande parcheggio per auto, successivamente a sito per manifestazioni e zona pedonale.

 

Piazza Grande nel 1806

Piazza Grande nel 1930

Parcheggio ACI in piazza Napoleone

Palazzo Ducale e piazza Napoleone nel 1950

 

fonti storiche e archivio immagini di Carlo Rossi

il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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