A teatro coi Romani

A teatro coi Romani

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La chiesa di Sant’Agostino, costruita sopra quella di San Salvatore “in muro” cosi detta perché addossata alle mura romane, ha il campanile che poggia sui resti ben visibili di archi del teatro romano.

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In tempi antichissimi tutta la zona compresa tra questa chiesa, via San Giorgio e le carceri era un’area che i romani avevano riservato agli spettacoli.

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Una serie di ritrovamenti nelle cantine dei palazzi della zona, evidenziati con linee rosse, hanno permesso agli archeologi di stabilire, con una certa precisione, limiti e forme della costruzione.

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L’immagine mostra chiaramente non solo dove si trovava il teatro ma anche la sua estensione e l’orientamento.

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Nonostante la città non fosse abitata da un grande numero di persone, il teatro era comunque di una misura rispettabile (circa 90 x 70 con un altezza approssimativa di 16 metri) e, tra l’altro, confermava il classico posizionamento “romano” il quale richiedeva sempre che, sullo sfondo del palcoscenico, gli spettatori potessero ammirare il panorama migliore che la città potesse offrire.

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Infatti, immaginando di essere uno spettatore, dirigendo lo sguardo oltre le mura indicate con un tratteggio puntiforme di colore giallo, si sarebbero potuto ammirare una serie di colline, montagne e, in ultimo, le imponenti vette delle Alpi apuane…

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di Enzo Puccinelli

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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