Lucca per strada: via Fillungo

Lucca per strada: via Fillungo

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Contrariamente a quanto si potrebbe pensare (e tutto sommato non a torto, in considerazione del suo aspetto), Via Fillungo non è da intendersi come “fil lungo”, sebbene in alcuni documenti appaia con questo nome. In realtà, la sua denominazione deriva dal Castello di Fillongo in Garfagnana, dove, in età tardomedievale, la nobile famiglia lucchese dei Falambrina esercitava diritto di feudo, la quale famiglia possedeva anche alcune case nei pressi di “canto d’arco”.

Anticamente, però, con il nome di Via Fillungo si indicava soltanto il tratto di strada dal Canto d’Arco alla Piazza dei Mercanti; il tratto successivo, dalla Piazza dei Mercanti fino all’incrocio con Via degli Angeli/Via Mordini era detto “in Pantera”, per la presenza dell’omonimo cinema, mentre l’ultimo tratto venne chiamato inizialmente “ruga di Borgo”, poi “Via Grande” ed ancora “Via di Porta Santa Maria di Borgo”, poiché arrivava proprio in quella zona della città. L’attuale denominazione Via Fillungo fu data alla totalità dell’arteria (e pertanto senza più alcun frazionamento) solo agli inizi del 1800.

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La nostra storia ci racconta inoltre che il tratto compreso fra l’incrocio con Via degli Angeli/Via Mordini (già Via Nuova), prendendo poi la denominazione di Via Cenami fino ad incrociare Corso Garibaldi corrisponde all’antico asse del Cardo Maximus all’epoca della fondazione della città in epoca romana. Oggi, oltre ad essere un’allettante via dello shopping, “il Fillungo” (come lo chiamiamo noi Lucchesi) può anche essere considerato una sorta di “museo a cielo aperto”, grazie alla presenza di botteghe storiche abbellite da eleganti insegne Art Nouveau, l’inconfondibile stile in voga nel periodo compreso tra fine ‘800 ed inizi ‘900 che in Italia è anche noto come “Liberty”.

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di Belinda Marcucci

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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