Lucca per strada: vicolo della Minerva

Lucca per strada: vicolo della Minerva

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Ci troviamo nelle immediate vicinanze di via San Paolino cioè quella strada che, al tempo dei Romani, insieme al “Foro” (l’attuale Piazza San Michele) e al “Cardo massimo” (l’attuale direttrice di Via Fillungo, via Cenami), era uno dei luoghi più transitati ed importanti di Lucca: il Decumano massimo.

Sappiamo con uguale certezza che nelle antiche città costruite o riadattate allo stile romano, come la nostra, nei luoghi di maggior afflusso, venivano edificati maestosi templi marmorei agli Dei.

Sembra quindi molto probabile che il nome, a quel vicolo, sia stato assegnato in ricordo di un antichissimo tempio romano che doveva trovarsi nella zona, un tempio eretto a Minerva, Dea della saggezza, della guerra giusta e dell’ingegno ma… non basta!

Fa pensare il fatto che, per i Romani, la Dea Minerva fosse stata anche la protettrice dei commercianti e degli artigiani e quindi, essendo la corrispondente “Atena” la Dea Greca considerata anche l’inventrice dei telai, sembra proprio la divinità perfetta per i nostri operosi antenati.

Purtroppo, con la sola esclusione di un breve tratto delle mura presente all’interno della Chiesina della Rosa, e qualche blocco trovato qua e là durante la ristrutturazione di antiche cantine, in città non sono visibili importanti resti di opere e templi Romani.

Una delle motivazioni di questa assenza deriva da una spessa stratificazione storica.

Cioè, per spiegare meglio, il terreno sul quale camminavano gli antichi Romani adesso si trova tra i due e tre metri sotto le nostre strade e le nostre case e quindi, oggettivamente, risulta improponibile effettuare questo tipo di ricerche…

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di Enzo Puccinelli

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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