La cattiveria delle formiche

La cattiveria delle formiche

 

Sembra impossibile guardando questi piccoli esseri insignificanti così tentennanti nei loro isterici movimenti, troppo sbilanciati rispetto all’ipotetico baricentro, tanto indifesi rispetto alla mole degli altri elementi di un gigantesco suolo sferico… eppure la specie delle formiche racchiude un concentrato di crudeltà unico: Intolleranza, cannibalismo, feticismo, avidità, materialismo legate alla forma più meschina di spirito di sopravvivenza, alimentazione, censo, idealismo improprio.

In un pianeta dove cattiveria e ignoranza lottano per un proprio stupido primato fagocitando il loro incestuoso feto, l’innocua formica assume un ruolo guida non trascurabile imponendo un modello organizzato che coordina milioni di individui focalizzandoli su un unico obbiettivo: la sopravvivenza e il benessere della propria comunità; questo a potenziale discapito di altre simili comunità e del singolo individuo.

In virtù di questi essenziali ideali, le formiche riescono a distribuire ruoli e competenze che vanno dalla riproduzione, all’esplorazione, alla difesa , senza trascurare l’accudimento della prole, la ricerca e riserva compulsiva del cibo e la guerra stessa perpetuata contro altri gruppi meno organizzati o più deboli o magari interessanti per le risorse detenute.

La comunicazione avviene con le cellule ( feromone) e le antenne (device), l’insetto fiuta l’altro insetto e trae le opportune conclusioni e giudizi ; a capo della comunità risiede la Regina, sotto di essa un sistema oligarchico, piramidale, prezioso, tramandato, evidente ma segreto.

Sì, SEGRETO,

poiché maggiore è la profondità nel terreno della resede dell’individuo formica, maggiore è l’importanza del soggetto nella comunità: una piramide al rovescio, quasi un inferno dantesco, in cui il supremo Lucifero, è conficcato nell’estremo intra-terreno dell’abisso malefico.

Chissà cosa rappresentino ricchezza, potere e sopravvivenza per simili elementi di formica che vivono nascosti nella terra, non conoscendo la luce, il sole, il verde, l’acqua, il profumo, lo sport, la musica, l’arte.

Semplicemente attendono, godendo della propria supremazia e ricchezza, che altre formiche più organizzate o violente o disperate, arrivino un giorno a prelevare o sterminare loro stessi e la regina.

 

di M.K.

il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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