Amata terra mia

Amata terra mia

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Amata terra mia

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San Frediano nella festività di Santa Zita ( G.B. )

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Monti colmi di neve,
su cui riflette la luce del sole,
su cui pascola indisturbato il cinghiale
fra castagni e pini.

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Rivoli d’acqua purissima
il cui canto, col canto degli uccelli,
nel muto silenzio intorno si spande.

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Monti Garfagnini, monti Toscani,
monti dell’amata terra mia.

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Colli verso valle dolcemente digradanti
punteggiati da rovine di dimore antiche
di fienili e di piane abbelliti,
dominio incontrastato degli olivi e delle viti.

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Colli di Montecarlo, colli del Compitese e di Forci,
colli dell’amata terra mia.

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E le valli piccole e grandi
con i fiumi capricciosi ed irruenti,
dove la natura cambia colore ad ogni voltare di capo,
dal biondo del maturo grano, al rosso pomodoro,
dal bianco cavolfiore, al verde del fagiolo.

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Terra di Toscana, terra generosa,
amata terra mia.

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C’e una valle tra le valli
dove tra i verdi campi e i pioppi bianchi
una città si staglia davanti agli occhi
con cento torri che s’ergono ai cieli
mostrando guelfi e ghibellini becchi.

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Una città con anguste e serpeggianti strade
che conducono a pittoresche piazze assolate,
col rosso mattone di mura antiche,
coi tetti frastagliati di case grigie,
dal dolce sapore d’antico.

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Lucca austera,
Lucca amata,
Lucca mia.

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Corso Garibaldi già via del Fosso coperto alla fioritura delle magnolie ( G.B. )

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Poesia e immagini di Giacomo Bini

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Piazza San Michele ( G.B. )

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Un dipinto a terra in piazza Napoleone detta “piazza Grande” ( G.B )

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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