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La Tata ( un sonetto “alla méglio” ovvero come mèglio riesce ) - La Tata, ‘un l’ho ‘onosciuta Però me l’han descritta: Avea le chiappe ritta Bassotta e ‘n po’ carnuta; - Era ‘na donna di vita E avea anch’ un ber giro  Così “tondina”com’un tino Chiassona forte e colorita. - Labbri rossi, pupporon Da donna protuberante  ( A quell’òra...

- Si usa dire a Lucca “essere come Gosto e Mea” per intendere una coppia, uomo e donna nell’ordine, di fatto inseparabile e che si muove e svolge attività sempre in due. I Gosto e Mea lucchesi pare fossero una coppia di commercianti ambulanti molto caratteristica e...

- "Star comodo" nella lingua italiana significa "essere a proprio agio, in una posizione confortevole e corretta ( ergonomica si dice ora...

[caption id="attachment_1200" align="alignnone" width="300"] Porta Elisa in Lucca, accesso orientale della città di Lucca[/caption] - Per Elisa Baciocchi - Che miri, ora, Marianna, Dalla porta, Sotto gli appiccicosi tigli E il glauco cedro? Forse Castruccio, il condottiero , O il palazzo, d'archi rossi, di chi fu un tempo signore? - E Napoleona dove l'hai lasciata? Nella villa a Marlia, In...

Ir tesoro di Soldino Drento scatolo in cartone  Cresce sott’ad un matone Rimpiattato in un cantino; - ‘Un ce n’en di banconote Ma ‘n baule di monete Ben coniate, ricche e liete Delle tasche d’aver vòte; - Varche conio s’ha sposato Doppo tanto fa all’amore Com’il frate e ‘l bombolone - Nell’ansuccaro han figliato: Di Soldino son la prole Ma le...

Non credevo che il paradiso Fosse solo al primo piano (Faber) - - Era abitudine ignobile e vigliacca che i ragazzotti quasi-uomini,  i “giovinotti” per intendersi, andassero a infastidire le donne di strada, le prostitute, facendo perder loro del tempo, per “discorrere”, non per altro...

“Ode al Sambuco” - - Co’ tu’ chicchi Diping’i diti E ancho i vestiti Ma en tanto ricchi! - Sanbuco caro T’hó corto lì su’rio Ce n’eri d’un fottio Et io che n’ero inniaro: - Aiuti l’ammalati Ni fai la farmacia Spaventi li streghoni - Produci dorci suoni Allieti vita mia “Ch’i sogni sian beati!” - “L’actea” ‘un vor dì “latte” ma “nutrimento” in greco e...

[caption id="attachment_842" align="alignnone" width="1024"] Istrumenti dell' illustrazione volgare[/caption] La mi’ illustraśzion volgare, ròba da pògo, appresa ar bare. . [caption id="attachment_766" align="alignnone" width="556"] Al più sodo[/caption] [caption id="attachment_840" align="alignnone" width="768"] Soldino lungo i Fossi[/caption] [caption id="attachment_662" align="alignleft" width="500"] La Frusa[/caption]   [caption id="attachment_983" align="alignnone" width="251"] Gio’[/caption] [caption id="attachment_984" align="alignnone" width="225"] Soul[/caption] [caption id="attachment_986" align="alignnone" width="300"]...

[caption id="attachment_662" align="alignnone" width="300"] La mitica Frusa in via Cenami[/caption] - Alla Frusa - Chi bofonchia sul sagrato? Santi, moccoli e Madonne! Ce n’è ancho pe’ le donne Pare ‘n matto scatenato! - Ma di omo ‘un è ‘na voce Più di gola e neancho stretta Liti’a pe’ ‘na sigaretta  N’han negato et è feróce. - Dai, si guarda...

Ottica Bruno: pennini, penne ed occhiali dal 1948 al 2000 - Fra la fine degli anni 40 ed i primi anni 50 in Italia arrivarono le prime penne  “biro” il cui uso era tassativamente proibito nelle scuole elementari. Era ancora il periodo in cui noi scolari dovevamo...