Il Maccioni di Viareggio

Il Maccioni di Viareggio

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“Guardamiii             🎼🎼🎼

E pensa a teeee!!!”   🎼🎼🎼

“Guardami e pensa a te!”

Canticchiava Enrichino Maccioni, inviando baci e strizzando l’occhio alle donne, un personaggio della vecchia Viareggio molto conosciuto e amato.

Lo trovavi qua e là nei locali diurni, dal quartiere Marco Polo in poi, sempre con il suo bicchiere in mano a discorrere con qualcuno con quei detti, slogan, aforismi che erano tipici dei bar.

Prediligeva il vino che beveva schietto o “macchiato”, non come il caffè che si macchia col latte, ma con il Campari o l’Aperol.

Questo “Spritzettino”, drink molto diffuso un po’ da tutte le parti, a Viareggio si chiamava “bersagliere”, a Lucca “chiodino”, a Montecatini “mediato”, in Garfagnana “bicicletta” e assumeva appellativi diversi di città in città senza mutare la sua semplice e popolare formula di vino bianco e Campari/Aperol.

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A fine giornata e se diventava un po’ arzillo mimava uno scontro a pugni, lui che era stato pugile da giovane, ma sempre strizzando l’occhio: era un duello per scherzo, inoffensivo e burlone di un’omino curioso di un metro e cinquanta di statura.

racconto basato sul ricordo di alcuni viareggini.

 

il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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