A.A.A. a Lucca, Mura in vendita

A.A.A. a Lucca, Mura in vendita

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Venerdì 19 giugno 2020 sarà un inconsueto anniversario per la nostra cerchia alberata…

Se qualcuno vi chiedesse: “Le mura sono proprietà di Lucca?”, penso che restereste interdetti. Ma come, di chi vuoi che siano?

Eppure se la stessa domanda fosse stata posta nel 1861 appena entrati a far parte del regno d’Italia, la risposta corretta sarebbe stata, purtroppo, una triste negazione.

Lo stato italiano requisì tutte le opere militari e le nostre belle ed antiche mura furono considerate un bene demaniale, quindi sottratte alla gestione lucchese.

Fu il finimondo, non solo politico.

A differenza di altre città toscane che rimasero in silenzio, il Comune di Lucca chiese immediatamente di poter ritornare in possesso dell’opera facendo presente di essere disposto anche a pagare offrendo, secondo una stima del tempo, Lire 107.000.

Lo Stato, allora già insaziabile, chiese un aumento del prezzo del 5% per compensare la “Società anonima per la vendita dei beni demaniali” che avrebbe così dovuto rinunciare all’asta pubblica (!) o ad altre trattative con terzi nel caso in cui l’asta fosse andata deserta.Praticamente un ricatto, una velata minaccia di assegnare ad altri la nostra cerchia alberata nonostante il fatto che il Ministero della Guerra avesse dichiarato di non avere nulla da eccepire riguardo l’approvazione del contratto di vendita delle mura a Lucca. Dopo una lunga discussione nella quale si parlò anche degli antichi diritti della città sul proprio monumento, tra l’altro non riutilizzabile militarmente, la estenuante operazione per l’acquisto delle mura e degli spalti poté considerarsi conclusa solo il 19 giugno 1870, esattamente 150 anni fa, con il pagamento di Lire 112.350.

Un importo che influenzò, per diversi anni, i magri bilanci dell’amministrazione lucchese.

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di Enzo Puccinelli

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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