Il funambolo e Maria Guida

Il funambolo e Maria Guida

… com’è fresco il vento che respiro,

camminando sopra un filo

sospeso nell’aria… ( Lastrada )

Maria Guida al lavoro nel suo atelier pittorico

I locali in via Nuova della storica tipografia Malanima, in nome che è tutto un programma,  ospitano ormai da qualche Lustro il laboratorio, i lavori e il rifugio di svariati artisti lucchesi.

Una sorta di loft “non industriale”, piuttosto “artigianale”, inteso come arte collegata all’opera dell’uomo.

L’attività dell’antica stamperia ha lasciato segni su pareti e soffitti, sui muri di pietra, sui portoni di legno, sul pavimento di cotto; ricordi costituiti da manifesti, cliché, prove uniche prodotti al “torchio” o alla “stellina” che si sono legati ai lavori degli artisti creando un connubio moderno e retrò, classico e pop: indubbiamente originale e unico come i dipinti dell’artista napoletana, nata e cresciuta nei quartieri spagnoli, Maria Guida, lucchese di adozione da oltre 20 anni, professione pittrice, molto apprezzata in Italia e all’estero.

La prima cosa che colpisce, osservando i suoi dipinti, è il colore. 

Una miscela variopinta molto forte abbinata a geometrie che sembrano fondersi come i caratteri della pagina di un libro a raccontare il mondo di Maria, la sua terra, il suo spirito, i suoi sogni.

Il titolo e la didascalia delle opere vengono spesso volutamente omessi affinché chi osserva il dipinto non possa subire condizionamenti, rimanga puro e inviolato, solo con la propria sensibilità a percepire il messaggio dell’artista.

 

Difficile spiegare i temi utilizzati da Maria Guida: pesci, case, tetti, cieli stellati, mari, persone… funamboli.

Funamboli in bilico su un filo; attesa, equilibrio, incertezza, ricerca, sfida… cos’altro?

il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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