Lucca per strada: Santa Maria Forisportam

Lucca per strada: Santa Maria Forisportam

 

La piazza prende nome dall’omonima Chiesa, conosciuta anche come Santa Maria Bianca per la presenza di una candida statua della Vergine posta sull’altare maggiore, distinguendola così da “Santa Maria Nera”, come è per lo più nota la Chiesa di Santa Maria Corteorlandini, al cui interno è custodita una copia della Madonna di Loreto.

Beh, a dirla tutta, quella che in origine era una copia (la nostra lucchese) servì poi a ricostruire la Vergine lauretana, andata in cenere a seguito di un devastante incendio del 1921… ma questa è un’altra storia!

L’aggiunta della denominazione Forisportam (ovvero “fuori dalla porta”) deriva dal fatto che fino a quando non fu realizzata la cinta muraria medievale che la inglobò al suo interno, la chiesa si trovava al di fuori della cerchia di mura romane, il cui lato orientale correva lungo l’attuale Via della Rosa/Via dell’Angelo Custode ed infatti, proprio all’interno della Chiesa di Santa Maria della Rosa, se ne può vedere ancora oggi una piccola porzione “in situ”.

La Porta Orientalis delle mura romane si doveva pertanto trovare all’imbocco di Via Santa Croce da Piazza Santa Maria Bianca, divenuta poi Forisportam per questa ragione, da cui si sviluppava il Decumanus Maximus con direttrice est/ovest.

 

Per noi Lucchesi però, questa piazza è indubbiamente più popolare come “Piazza della Colonna Mozza”, per la presenza di una colonna di epoca romana (che si ipotizza provenga dall’Anfiteatro) con capitello corinzio mozzato, che nei secoli passati rappresentava il traguardo di corse di cavalli al quale veniva appeso il “palio” (il premio, lo stendardo del vincitore).

Nel corso degli anni furono molte le corse che vi si tennero, ma la più famosa è certamente quella dei “berberi” (i cavalli non ferrati), i quali venivano sciolti a Porta San Donato e con una corsa sfrenata sfrecciavano lungo un determinato percorso del centro cittadino, per terminare alla “colonna mozza”.

 

Il convento annesso alla chiesa è oggi sede della Scuola Elementare “Giovanni Pascoli”.

di Belinda Marcucci

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il Lustro
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