La grande alluvione

La grande alluvione

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1812    La Grande Alluvione

Era il novembre del 1812 e la stagione inclemente aveva portato lunghe giornate di piogge torrenziali.

La campagna lucchese era sommersa dall’acqua caduta per giorni e giorni ed il Serchio, strapieno, minacciava di rompere gli argini da un momento all’altro.

In previsione di una probabile alluvione i nostri previdenti antenati cominciarono ad ammucchiare sacchi di sabbia in prossimità delle porte delle mura ed infatti il 15 novembre il fiume esondò allagando tutta la piana.

La città si salvò perché riuscì per tempo a chiudere le imponenti porte che , tamponate con la sabbia,  arrestarono la furia delle acque. Fu un’alluvione importante ma cosa ci poteva essere di tanto strano in questa alluvione da essere ricordata nei libri di storia? Ebbene Elisa Baciocchi, in quegli anni duchessa di Lucca, si trovava fuori città e, saputo dell’alluvione, volle rientrare immediatamente.

  I suoi consiglieri cercarono in tutti i modi di dissuaderla  ma non ci fu verso: Ella disse che il suo posto doveva essere in città vicino al suo popolo!

Furono immediatamente preparate le carrozze ed Elisa ed il suo seguito si misero in viaggio ma quando Il corteo raggiunse le colline vicino a Lucca si dovette arrestare di fronte allo spettacolo di un enorme lago che racchiudeva la città.

Molti furono quelli che espressero dubbi  sulla possibilità di raggiungere Lucca ed entrarvi ma  Elisa era tutta d’un pezzo e non si sgomentò: fece arrivare una barca con cui attraversare il grande lago di fango e, raggiunte le mura, si fece issare  sugli spalti tramite un apposito paranco collegato ad una poltrona su cui lei sedeva.

                                                                                                                                                                               di MASSIMO  BALDOCCHI

 

 

il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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