Vinello diaccio rosso o nero

Vinello diaccio rosso o nero

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“Vinello diaccio rosso o nero”

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Vinello ( a ceccia ) rosso-nero,

peccato ‘n popo’ diaccio,

bevuto ‘n un “postaccio”

chiesto Badiola, armeno spèro…

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Pòi chiede’ nero, insennò rosso

in sur baluardo “de’ ccani”

veduti punti, sentuti vari

‘Un me ne fate dì, ch’’un posso!

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Piuallà c’istava ir boia

in der bastardo

e qquì-è san Salvatore;

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Mi so’viensuto a nnoia 

s’è fatto tardo:

vòi dì ch’ ‘un en più òre!?

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La via del Bastardo che ha dato il nome all’omonimo quartiere popolare

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La casa del boia in via dei Bacchettoni, tra il Baluardo di San Salvatore detto “dei cani” è il quartiere

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La passeggiata delle mura, sulla curva sopra il giardino botanico e davanti al busto di Benedetto Cairoli

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Versione 🇮🇹 

“Vinello freddo rosso o nero”

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Vinello rosso ( o nero come dir si voglia ) consumato da seduto,

purtroppo un po’ freddino 

e in un posto dal nome non bello,

demandato “tenuta della Badiola”,

confido così fosse…

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Sul Baluardo detto “dei cani”

(il vino) lo si può chiedere nero o rosso ( come i colori della politica o la maglia della Lucchese calcio ).

Cani non ne ho visto alcuno, ma ne ho udito diversi ( i “cani” sono le imprecazioni )

non fatemeli ripetere poiché non posso!

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Poco più in là abitava il boia

nel quartiere Bastardo

mentre questo è il baluardo di San Salvatore.

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Mi sono, ora,  un po’ annoiato

data l’ora tardo-pomeridiana:

pensi anche tu, come me, che sia l’ora di rientrare?

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de Il Lustro

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Un calice di vino rosso delle colline lucchese con una “fogaccia” ripiena di finocchiona ( salume con semi di finocchio tipicamente toscano )

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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